email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

VENEZIA 2006 Giornate degli Autori

La stasi della mezz'età

di 

Il film Falkenberg Farewell di Jesper Ganslandt, una produzione svedese dellaMemfis Film selezionata anche al festival di Toronto, che secondo uno degli attori ha un tasso di veridicità pari al 42%, vanta una perfetta armonia tra forma e contenuto. Si presenta come un album di ricordi ed infatti, è un insieme di memorie e testimonianze dell' infanzia del regista nel suo piccolo paese natale nel quale sono mescolati video 8mm, fotografie, musiche e immagini digitali, il tutto strutturato da una serie di titoli e da una voce fuori campo che legge un diario.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Il fatto che Jesper Ganslandt non abbia aspettato d’essere "nel mezzo del cammino della sua vita" per raccontare il suo Posto delle fragole è rivelatore. Quest’ultima estate trascorsa da cinque vecchi amici viene considerata come un punto di rottura tra un’infanzia ormai finita ed un futuro incerto, mentre il presente è sospeso davanti al bivio tra il restare (e marcire, come vegetali, come la gente al bar o come i loro genitori, che incontreremo nel film) o l'andare (e fare come tutti gli altri, quelli che partono per raggiungere le grandi città). Queste alternative sono sottolineate dalla composizione binaria del film, in cui i personaggi (così come i cavalli e gli uccelli del film) appaiano a due a due, valutando le possibilità, lamentandosi del quotidiano tanto noioso e assurdo, o passando il tempo inutilmente giocando come "i vecchi tempi", ma senza lo stesso entusiasmo.

Come dice uno dei personaggi, "il Messia dovrebbe arrivare tra due mesi". Allora basta aspettare, e così perpetuare l’ozio, il più lungo possibile, almeno per un' altra estate, questa estate (come dice John ' non sono qui per fare il fottuto pittore’), nonostante l'inquietudine dei genitori, come se una via d’uscita dalla loro "stasi" si dovesse presentare da sola. Loro, chiaramente, "non possono disturbarsi" per cercarla – espressione usata da uno dei ragazzi quando decidono di non prendere niente nella casa nella quale volevano inizialmente compiere un furto, episodio che dimostra come veramente i nostri eroi sono ad un punto morto.

Diversamente da David, il più nostalgico, l’unico che crede che una decisione debba essere presa, Ganslandt non va via col suo diario, la sua pistola, e la sua vita (per riunirsi al suo passato) : lui va avanti con quel bel lavoro che gli garantisce un promettente futuro come regista.

È la società danese Trust Film Sales che si occupa delle vendite internazionali.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dal francese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy